I luoghi del Festival
Parco Archeologico di Muro Tenente
A 5 Km da Mesagne si trova il sito archeologico di Muro Tenente che presenta importanti testimonianze che fanno risalire il sito ai Messapi, antica popolazione che abitò il Salento tra il VII e gli inizi del III secolo a. C. U. Particolare visitabile è anche un tratto della grande cinta muraria fortificata nei pressi della quale avvenne probabilmente una battaglia legata agli eventi della Seconda Guerra Punica (fine III sec. a. C.) che sembra segnare l’inizio di un graduale abbandono dell’abitato.
L’area di Muro Tenente è stata interessata da scavi archeologici da parte della Soprintendenza Archeologica della Puglia a partire dagli anni sessanta. Dagli anni ’90, l’insediamento fortificato messapico è oggetto di studi da parte della Libera Università di Amsterdam sotto la direzione scientifica del Prof. G.-J. Burgers.
Muro Tenente, infatti, si trova in piena campagna ed è costeggiato da un tratto di quella che comunemente si crede la Via Appia, anticamente chiamata “via vecchia dei Greci”. Un tratto di Via Appia è stato rinvenuto e restaurato, successivamente il sito è stato dichiarato patrimonio Unesco.
Cattedrale di Oria
MarTa – Museo Archeologico Nazionale di Taranto
Il MArTA è il racconto delle radici dell’Italia meridionale attraverso le testimonianze materiali delle genti che l’hanno abitata. Partire alla scoperta del passato per rivivere le storie che hanno costruito il nostro presente e ci preparano a essere uomini e donne del futuro.
La controversa e travagliata storia delle antichità della città di Taranto affonda le sue radici già a partire dal Quattrocento, quando fu edificato uno dei più antichi conventi ad opera della nobile famiglia dei Del Balzo Orsini. Nei secoli, lo spoglio delle antichità fu tale da incrementare un fiorente mercato nazionale e internazionale che culminò tuttavia con la proclamazione dell’Unità d’Italia e con la designazione della città quale base navale del nascente stato.
Il fervore edilizio che si mobilitò nei decenni finali dell’Ottocento portò alla scoperta fortuita di un’ingente quantità di oggetti, spesso di grande pregio artistico e di elevato valore.
Il Museo ospita spesso eventi musicali di grande rilievo che si coniugano con la sua azione culturale in un ottica moderna di distribuzione della cultura.
Vi si accede da via Cavour, 10 – Taranto.
Museo Ribezzo di Brindisi
Istituito nel 1884 nella sede comunale del Tempio di San Giovanni al Sepolcro con l’intento di ospitare i numerosi reperti provenienti dagli scavi cittadini, il Museo diventa ben presto punto di riferimento per l’archeologia locale. La prima sede divenne presto inadeguata, si decise allora, ad opera dell’Amministrazione Provinciale, di recuperare gli spazi lasciati dal vecchio Ospedale adiacente al Duomo per destinarli a sede del museo. Nel corso dei lavori, furono effettuati interessanti ritrovamenti nel sottosuolo. Il nuovo museo fu aperto al pubblico nel 1958 e vi confluirono, oltre alla collezione civica, le numerose antichità che affioravano nel corso degli interventi edilizi nel centro storico e nei paesi della Provincia. Nel frattempo, resisi liberi gli spazi già destinati ad uffici, il museo ha potuto trovare nuove sale e spazi per esposizioni. Il cosiddetto portico dei cavalieri Templari, completato con un tratto d’imitazione moderna (1954), funge da ingresso. La nuova sede, inaugurata nei primi mesi del 2009, si sviluppa attraverso un percorso di visita che, dal porticato esterno, si snoda su due piani conducendo il visitatore alla scoperta delle civiltà che si sono susseguite nell’occupazione del territorio, dalla preistoria sino al periodo romano.
